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The Accidents All Time High Cover
Artist: The Accidents
Location: Sweden
Line-up: D.Vacuum (guitar, vocals), Kid Kreole (guitar, backing vocals), Fred Tank (bass), Rick Rebel Jennings (drums, backing vocals)
Album: All Time High
Label & Pubblication Year: Rock Alliance - Bootleg Booze Records, 2004
Tracklist: Her Last Dance / All Time High / Baby Come Home / Mean Mean Woman / Every Beat Of My Heart / Kings Of The Night / Too Much To Drink / Dancing To The Beat / Last Sigh Of Summer / Bad Money / (I'm Never Coming) Back To You / Pan America
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Durante i dorati anni del rock'n'roll, 8 individui, 4 maschi e 4 femmine, misero piede sulla terra, la loro missione era quella di mettere al mondo 4 grandi rockers per portare l'Hillibilly nel 21° secolo. Così ognuno si scelse un partner di sesso opposto e si diedero da fare per raggiungere il proprio scopo. In poche parole fecero saltare un sacco di molle, ma non spesero un granchè, perchè loro il condom non lo volevano proprio usare. All'inizio degli anni 70 la missione ebbe successo e vennero al mondo 4 creature che furono cresciute secondo la vita del rocker. Esse vennero allattate a whiskey e al posto dello zucchero i cereali furono cosparsi di cocaina, inoltre Elvis sostituì la loro ninna nanna. Nel 2000 i rockers si incontrarono e diedero vita ai The Accidents. Questi 4 ragazzi, grossi e grassi, basettone e bretelle in spolvero si sono poi presi la briga di fare uscire 4 7" ed un 10" omonimo, fra il 2002 e il 2004. Ed ora è venuto il momento di accogliere il loro primo full-lenght "All Time High", edito da Bootleg Booze Records in collaborazione con Rock Alliance e disponibile a partire dal 30 Aprile 2004 con la distribuzione affidata a Sound Pollution in Svezia, Sonic Rendezvous in Olanda e Cargo negli Stati Uniti. Ora, se vi siete letti l'introduzione, avrete pure capito che D.Vacuum e soci non devono avere proprio tutte le rotelle al loro posto, però certe volte è meglio così e "All Time High" ne è la sicura riprova. Certo la base del punk rock dei The Accidents risiede proprio nei 50's e Elvis sembra essere la maggiore fonte d'ispirazione, però i nostri hanno pensato bene di incrociare il tutto con un'attitudine furente che sembra provenire dai Genocide Superstar, altra bands nella quale militano alcuni di loro. Così ci vengono a divertire 12 songs sparate a 320 Km/h, grezze e potenti, ma ben suonate e supportate da refrains di impatto. In definitiva tutto gira nel segno dell'istinto primordiale del rock'n'roll e "All Time High" sembra la giusta colonna sonora per imparare a ballare il più selvaggio dei rock'n'roll acrobatici. Però attenzione, se lo fate è a vostro rischio e pericolo, perchè per tenerne il ritmo sarete costretti a dannarvi e qualche costola si può sempre fracassare, qualche spalla lussarsi e qualche infarto sovvenire. Non saprei isolare una singola composizione: "All Time High" è così, fulminante dall'inizio alla fine, senza tregua, senza pause, senza nulla che ti permetta di pensare. "Mean Mean Woman",, "Every Beat Of My Heart" e la mia preferita "Too Much To Drink" sono songs che nella loro semplicità mi hanno tremendamente affascinato, con la voce distrutta di D.Vacuum che fa capolino su di un impressionante muro di suoni. C'è pure qualche episodio meno robusto quale "Kings Of The Night" ma l'intensità rimane comunque ai massimi livelli e la registrazione effettuata presso i Soundlab Studios (Peepshows, Disfear, Millenconic), sotto la guida di Mieszko Talarczyk (Nasum), non fa altro che dare un'ulteriore sferzata di vitalità al prodotto finale. A chiudere "All Time High" è una cover della leggenda Hank Williams, ovviamente distorta ed alcolizzata dai The Accidents. E riprendendo le parole iniziali, direi che la missione dei The Acciddents è riuscita in pieno, per cui, a loro, si apre senza indugi lo spazio riservato ai top albums. Signori dell'Hillibilly, Accidenti!!!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.

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